martedì 3 gennaio 2012

No Coke Day: la Befana contro il carbone

Il sei gennaio ci troveremo in varie piazze del Veneto per ribadire che l'unico carbone pulito è quello che porta la Befana, quindi rimarchiamo il nostro no alla riconversione a carbone della centrale Polesine Camerini nel cuore del parco del Delta del Po. 

Qui in polesine vi aspettiamo:

  • alle ore 10,00 in piazza a Porto Tolle
  • alle ore 16,30 a Rosolina c/o il Palazzetto dello Sport
  • alle ore 16,00 in Adria piazza Grotto
  • alle ore 17,00 a Rovigo c/o piazza Merlin ex p.zza Roma

Befane e befani da tutto il polesine distrubuiranno oltre al materiale informativo anche il carbone dolce, l'unico davvero pulito!!!!!
per informazioni, contatti e adesioni: deltabenecomune@gmail.com
Segui l'evento su Facebook


ECCO PERCHE’ DICIAMO NO ALL’USO DEL CARBONE NELLA CENTRALE ENEL DI PORTO TOLLE

- LA CENTRALE A CARBONE DI 1.980 MW, EMETTERA’ 2.800 TONNELLATE ALL’ANNO DI OSSIDI DI AZOTO (pari all’inquinamento prodotto da 3,5 MILIONI DI AUTO): l’esposizione a livelli anche relativamente bassi di biossido di azoto, provoca una aumentata reattività bronchiale negli soggetti asmatici, specialmente giovani, con maggior rischio di infezioni delle vie respiratorie.

- LA CENTRALE A CARBONE EMETTERA’ 3.700 TONN. DI OSSIDI DI ZOLFO (più del doppio delle emissioni dell’intero settore trasporti in Italia): è un dato ormai accertato, da specifici studi epidemiologici, che l’aumento delle concentrazioni di biossido di zolfo è associato all’incremento sia dei ricoveri ospedalieri, per patologie respiratorie, sia della mortalità.

- L’IMPATTO INQUINANTE DEL CARBONE DI PORTO TOLLE INTERESSERA’ DIRETTAMENTE UN’AREA DEL RAGGIO DI DIVERSE DECINE DI CHILOMETRI : emette polveri sottili e ultrasottili con composti di metalli pesanti responsabili di gravi malattie tumorali, inoltre, la ricaduta al suolo, in particolare di mercurio, arsenico, cromo e nichel, negli anni comprometterà l’area circostante, a danno dei prodotti agro-alimentari tipici locali, inoltre, produrrà 10 milioni di ton/anno di CO2 (gas serra).

- A CHI VUOLE IL CARBONE NON IMPORTA SE IL TUO LAVORO SPARISCE: agricoltura, pesca, turismo nell’area del Delta del Po saranno penalizzati dall’uso del carbone, anche a causa dei grandi traffici per il trasporto dei materiali via mare (stimati in 3.000 passaggi/anno di chiatte), oltre che, attraverso le lagune ed il fiume ma anche di 12.500 camion/anno per biomasse e probabilmente rifiuti.

- E’ INCREDIBILE COME LA REGIONE VENETO ED IL PARLAMENTO SI SIANO PIEGATI AGLI INTERESSI DI ENEL E DELLA SUA STRATEGIA AZIENDALE: peggio che nella “repubblica delle banane”, quasi tutti i partiti si sono prestati a modificare “ad aziendam” la Legge regionale n.36/97 istitutiva del Parco Delta del Po - Veneto e le normative ambientali, per superare la sentenza del Consiglio di Stato che nel maggio 2011, contrariamente ai parere di V.I.A. regionale e nazionale, ha dichiarato il progetto di riconversione a carbone incompatibile con il delicato equilibrio del Delta del Po.